La criminalità delle case farmaceutiche non è più una teoria cospirazionista

02.02.2013 23:31

Diamo risalto all'articolo pubblicato sul sito di

https://pmbeautyline.wordpress.com/

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Le recenti notizie hanno vendicato quelli fra di noi che da anni descrivono l’industria del farmaco come un «racket criminale». La Merck, produttrice di farmaci e vaccini, è stata beccata con le mani nel sacco da due dei suoi stessi scienziati mentre falsificava i dati sull’efficacia dei vaccini, aggiungendo degli anticorpi animali a dei campioni di sangue. La GlaxoSmithKline è stata appena condannata ad una multa da 3 miliardi di dollari per aver corrotto dei medici, aver mentito alla FDA, aver occultato i risultati di test clinici ed aver agito in modo fraudolento sui mercati. Intanto, la Pfitzer è stata denunciata dall’associazione nazionale dei farmacisti dettaglianti per quello che è ritenuto essere uno «schema globale monopolistico» volto a tenere fuori dal mercato i farmaci generici anticolesterolo e far crescere di conseguenza i propri profitti. Il quadro che sta emergendo è quello di un’industria criminale del farmaco che manca di una qualsiasi base scientifica ed adotta tecniche di tipo mafioso per far passare i prodotti come sicuri ed efficaci. L’emergere di queste incredibili prove di corruzione, frode scientifica, falsità con gli enti regolatori e pratiche monopolistiche ai danni dei consumatori sta costringendo tutti i medici e gli «scettici» – che difendevano la grande industria del farmaco – a rimangiarsi tutto.

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